Al giardino ancora non l’ho detto
il verso di una poesia di EmilyDickinson è il titolo del bellissimo libro
di Pia Pera scritto prima di morire.L’autrice racconta il suo giardino ,il suo lavoro attraverso
il racconto della sua malattia.
19.00 € 18.00 €
Ripartire, ricostruire, rinascere
Ne abbiamo gran bisogno. La buona notizia è questa: siamo capaci di farlo. Civiltà intere sono sopravvissute a eventi terribili. Dopo ogni guerra c’è una ricostruzione. Dopo ogni depressione arriva un’età dell’ottimismo e del progresso.
il verso di una poesia di EmilyDickinson è il titolo del bellissimo libro
di Pia Pera scritto prima di morire.L’autrice racconta il suo giardino ,il suo lavoro attraverso
il racconto della sua malattia.
Dopo la morte del marito,l’autrice si iscrive a un corso di micologia per principianti che le apre
la via a un faticoso percorso di elaborazione del lutto.La via del bosco è stato un caso editoriale,
tradotto in quattordici lingue
Contro gli eccessi della memoria
Balzac scriveva che “i ricordi rendono la vita più bella, dimenticare la rende più sopportabile”; Borges nel racconto La biblioteca di Babele lascia che i suoi personaggi individuino nell’oblio “una forma di memoria”; già Dante alla fine del Purgatorio vuole che il fiume Lete permetta alle anime dirette al Paradiso di lavarsi dei propri peccati, rimuovendo così la memoria delle cose cattive del passato. La letteratura ha sfiorato o trattato con cura il tema dell’oblio, e oggi è necessaria una somministrazione sapiente di dimenticanza anche in ambito storico e politico. Per mettere in luce i danni da “eccesso di memoria”, Paolo Mieli, con la chiarezza del grande divulgatore e l’accuratezza dello storico, prende in esame decine di eventi ed episodi del nostro passato, dalla storia antica al Medioevo fino ai nostri giorni: dal ruolo – mal compreso e peggio ricordato – di Caracalla imperatore di Roma a Carlo Magno, da Bisanzio “oscurata” da Costantinopoli alla Napoli rivoluzionaria di fine Settecento. Tra amnesie sospette e memorie riluttanti, queste pagine restituiscono peso anche a temi a noi più cari e vicini, quasi quotidiani, come le origini della mafia, l’eredità del fascismo italiano e del nazismo tedesco, indagando il non detto che segna il racconto della Resistenza e spingendosi a commentare il discorso pubblico del nostro presente, tra virus, pandemie, ipotesi cospirazioniste. Una terapia, quella a base di oblio, che Mieli identifica come necessaria, dato che “gli storici avrebbero dovuto far argine in qualche modo al dilagare della memoria”. Perché “quando si hanno idee forti sul presente, è pressoché inevitabile che quelle idee si impongano sulle interpretazioni del passato.” Eppure, dobbiamo fare di tutto per evitarlo.
il celebre libro sui viaggi delle piante letto da Paolo Giordano,l’autore della “Solitudine dei numeri primi”
il libro è una raccolta di articoli apparsi su Gardenia.
“Non rimandare al futuro le gioie timidamente desiderate,come quella di avere un orto”
Le splendide fotografie di Gilson raccontano il giardino e la casa
di Monet che aquista nel 1890 dove risiede con moglie e figli.Il giardino acquatico che realizza
diventa il fulcro della sua pittura.Qui nascono le ” Ninfee”.