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Le avventure di Pinocchio

29.90  28.50 

Edizione illustrata da MinaLima. Testo integrale con inserti cartotecnici.
Seguite il burattino più birichino di tutti nel suo rocambolesco viaggio per ritrovare Babbo Geppetto e diventare un “bambino vero”. State alla larga del terribile Mangiafoco, da quei furboni del Gatto e della Volpe e da altre strane creature…

Le forme da toccare. I piccoli Montessori

12.90  11.60 

Questo cofanetto propone una scoperta sensoriale delle forme geometriche. i Bambini riconoscono le forme con le loro dita, le memorizzano e possono classificare gli oggetti che li circondano.
Dai 15 mesi
Il cofanetto contiene
5 carte tattili ( cerchio, quadrato, triangolo, ovale)
5 carte-immagine da classificare
1 libretto destinato ai genitori per presentare le attività

Le formiche tagliafoglie

20.00  19.00 

Animalia ,5
Molti si accorgono dell’esistenza delle for­miche solo quando ne trovano una nella zuccheriera e se ne ritraggono inorriditi, ma per Hölldobler e Wilson, che al loro studio hanno dedicato la vita intera, que­sti minuscoli insetti sono una continua fonte di meraviglia e di scoperte. In modo spe­ciale le attine tagliafoglie, dalle stupefacen­ti caratteristiche: grazie al fatto che vivono in popolazioni di milioni di individui or­ganizzati in un elaborato sistema di caste e che possiedono uno degli apparati di co­municazione più complessi fra quelli no­ti nel mondo animale, le tagliafoglie sono infatti una delle espressioni più compiute del superorganismo sulla Terra.

Le incredibili avventure delle piante viaggiatrici

16.00  15.20 

In Le incredibili avventure delle piante viaggiatrici Katia Astafieff racconta storie di piante che sono anche storie di cercatori d’oro verde, eroi di epoche passate, nomadi del sapere: il ginseng, la sequoia, l’hevea, il tabacco, le fragole, il rabarbaro, la peonia, il tè, il kiwi, la rafflesia indonesiana.

Le vie dell’acqua. L’Appenino raccontato attraverso i fiumi. Civiltà Appenino

17.00  16.15 

Sette scrittori, sette fiumi e una battaglia: restituire all’Appennino il ruolo di dorsale simbolica del nostro paese, raccontandone la storia attraverso i corsi d’acqua che sgorgano dalle sue montagne. L’Appennino ospita una fauna e una flora particolari. Le distese di faggi e di querce, il passo felpato della volpe, del cinghiale e del lupo si sposano con un sottobosco fatto di felci e funghi di ogni tipo. L’umidità lo avvolge e la cortina di silenzio fa sì che la mente di chi lo attraversa trovi la quiete e si disponga alla meditazione, al ricordo, alla fuga con la fantasia. Ma l’Appennino è anche il luogo dove si aprono le sorgenti d’acqua dolce: racconta la storia del Po, del Tevere, del Sele, del Crati. L’acqua è un bene che va narrato nelle sue molte fasi di nascita e di cammino. Ogni regione d’Italia ha le sue fonti, ha i suoi torrenti e i suoi fiumi. Non c’è paese che non debba la sua esistenza a un fiume o a una sorgente. L’acqua è la linfa vitale dei nostri paesi, che disseti uomini e bestie o che irrighi le campagne. E i fiumi sono in movimento continuo, scendono dalle alture e raggiungono i posti più lontani della pianura. Presentazione di Piero Lacorazza e Gianni Lacorazza.

Lezioni di volo e di atterraggio

17.00  16.15 

Le lezioni che tutti avremmo voluto ascoltare, a scuola e nella vita.
Ci si dava appuntamento in un parco, ci si metteva sparsi, chi in piedi, chi sdraiato e chi in braccio a qualcun altro, dopodiché s’iniziava. «Questo era il gioco, questa la sfida delle giornate di follia: aggirare l’ovvio, non ripetere il risaputo, bucare il tempo, aprire strade, sondare il possibile, il parallelo, l’alternativo. Poteva durare anche a lungo questo aggrovigliarsi di nuvole e mondi, ma si atterrava, prima o poi si atterrava sempre.»

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